Studio Romano & Associati
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L'art. 1 del Decreto Legislativo n. 209 del 2023 ha introdotto un importante cambiamento nella definizione di "domicilio" ai fini della residenza fiscale in Italia, spostando l'attenzione dalle attività economiche alle relazioni personali e familiari. Questa modifica, che si distacca dalla previgente normativa civile, ha significative implicazioni sia a livello nazionale che in relazione agli accordi internazionali per la doppia imposizione.
Storia e Evoluzione Normativa
Tradizionalmente, il domicilio fiscale in Italia era interpretato in base al Codice Civile (art. 43), legandolo alla "sede principale degli affari e interessi". Tuttavia, la recente riforma fiscale ha riorientato il focus verso il "luogo in cui si sviluppano in via principale le relazioni personali e familiari", una definizione più inclusiva e personale.
Implicazioni Pratiche della Riforma
Questa nuova interpretazione del domicilio pone l'accento su aspetti come la famiglia, le relazioni personali, e le abitudini di vita quotidiana, riducendo l'importanza dei legami economici e professionali. Questo cambiamento ha un impatto diretto sulla determinazione della residenza fiscale, che a sua volta influenza l'obbligo tributario in Italia.
Convenzioni OCSE e Doppia Imposizione
Le Convenzioni OCSE contro le doppie imposizioni fanno riferimento a vari criteri per determinare la residenza fiscale, tra cui domicilio, residenza, sede di direzione, ecc. In caso di conflitto tra le normative degli Stati contraenti, si applicano regole gerarchiche specifiche per risolvere la questione.
Il Ruolo del Modello di Convenzione OCSE
Il Modello OCSE stabilisce che, in caso di controversie sulla residenza, si deve dare priorità ai termini e definizioni adottati a livello internazionale, piuttosto che a quelli nazionali. Di conseguenza, la nuova definizione italiana di domicilio potrebbe non essere pienamente allineata con quella adottata in altri paesi.
Il Caso della Francia
In Francia, ad esempio, la nozione di domicilio fiscale è ampiamente utilizzata e può essere legata a criteri personali, professionali ed economici. Ciò sottolinea come diverse nazioni possano avere approcci distinti nella determinazione della residenza fiscale.
A: La nuova definizione pone maggiore enfasi sulle relazioni personali e familiari, piuttosto che sugli interessi economici, influenzando quindi la determinazione della residenza fiscale.
A: Mentre la normativa italiana ora enfatizza gli aspetti personali, le convenzioni internazionali (come quelle dell'OCSE) considerano una varietà di fattori, inclusi quelli economici, per determinare la residenza fiscale.
A: In caso di conflitto, si applicano le regole stabilite dalle convenzioni internazionali, che possono avere priorità sulle normative nazionali.
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