L’Estensione del Fringe Benefit: Una Rivoluzione per i Dipendenti
Con l'approvazione dell'articolo 1, commi 16-17 del Disegno di Legge di Bilancio 2024, si assiste a un cambiamento significativo nel panorama dei fringe benefit in Italia. Questa nuova regolamentazione, destinata a entrare in vigore nel 2024, prevede un'estensione delle voci considerate nei fringe benefit, includendo ora anche le spese per affitti e gli interessi su mutui per la prima casa.
1. Nuove Soglie di Non Imponibilità
Il Ddl. di bilancio 2024 introduce una soglia temporanea di non imponibilità per i fringe benefit, fissata a 1.000 euro per tutti i dipendenti, elevata a 2.000 euro per coloro con figli a carico. Questa disposizione rappresenta un incremento sostanziale rispetto alle soglie precedenti, offrendo maggiori benefici ai lavoratori.
2. Estensione della Soglia ai Mutui e Affitti
Per la prima volta, la soglia di esenzione dei fringe benefit viene estesa alle spese per gli affitti e gli interessi sui mutui relativi alla prima casa. Ciò significa che i lavoratori potranno beneficiare di un trattamento fiscale più favorevole per queste tipologie di spese, grazie all'inclusione nell'ambito dei fringe benefit.
i. Utenze Domestiche Incluse
Oltre agli affitti e ai mutui, la norma prevede anche l'inclusione delle utenze domestiche (acqua, luce e gas) nel calcolo dei fringe benefit. Questo ampliamento rispecchia la stessa formulazione delle norme previste per il 2022 e 2023, confermando l'approccio progressivo del legislatore nell'estendere i benefici fiscali ai lavoratori.
ii. Condizioni per le Utenze
Le utenze domestiche rientrano nell'agevolazione solo se, pur essendo intestate al proprietario dell'immobile, nel contratto di locazione è prevista una forma di addebito analitico a carico del lavoratore. Inoltre, le spese sostenute per le utenze non possono essere considerate nel caso in cui vengano rimborsate, in quanto non sarebbero più considerate effettivamente sostenute dal lavoratore.
3. Gestione Documentale e Privacy
Riguardo alla gestione documentale delle utenze domestiche, i datori di lavoro devono acquisire e conservare la documentazione necessaria per giustificare la somma spesa. In alternativa, possono richiedere una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi del DPR 445/2000.
4. Chiarimenti in Sospeso
Resta da chiarire l'esatta portata del riferimento alla "prima casa" per il rimborso delle spese di affitto e mutuo. Sorge, inoltre, il dubbio se siano comprese le spese relative alle imposte di registro e di bollo.
5. Coordinamento con Altre Normative
La nuova disposizione va coordinata con il nuovo art. 51 comma 4 lett. b) del TUIR, introdotto dal DL 145/2023, riguardante la concessione di prestiti ai dipendenti e la determinazione del fringe benefit in questi casi.
FAQ
Cosa sono i fringe benefit? I fringe benefit sono vantaggi o compensi che un'azienda fornisce ai propri dipendenti oltre allo stipendio, spesso sotto forma di servizi o beni.
Quali sono le nuove soglie per i fringe benefit nel 2024? Per il 2024, la soglia di non imponibilità dei fringe benefit è fissata a 1.000 euro per tutti i dipendenti, elevata a 2.000 euro per coloro con figli a carico.
Le utenze domestiche sono incluse nei fringe benefit? Sì, le utenze domestiche (acqua, luce e gas) sono incluse nei fringe benefit, a condizione che siano sostenute effettivamente dal lavoratore.
Quali documenti deve conservare il datore di lavoro per le utenze domestiche? Il datore di lavoro deve acquisire e conservare la documentazione necessaria per giustificare la somma spesa per le utenze domestiche o richiedere una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà al lavoratore.
Cosa significa "prima casa" nella nuova disposizione sui fringe benefit? Al momento, resta da chiarire se con "prima casa" si intenda fare riferimento alla nozione fiscale di abitazione principale. Si attendono ulteriori chiarimenti in merito.
Studio Romano e Associati | Commercialista Brescia
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