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MODELLO 231

Contesto normativo

•Il D.lgs231 dell’8 giugno 2001 relativo alla “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche” ha introdotto una responsabilità in sede “penale” degli enti, per attività illecite derivanti da reati commessi da persone fisiche che operano in nome e per conto loro e, in ogni caso, nel loro interesse o vantaggio. 

•La responsabilità degli enti, formalmente amministrativa, ha natura sostanzialmente penaleperché: 

  • è derivante da reato

  • viene accertata con le garanzie del procedimento penale 

  • comporta l’applicazione di sanzioni particolarmente afflittive (sino all’interdizione definitiva dall’esercizio dell’attività). 

•Tale responsabilità è autonomae, come tale, si aggiungea quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il fatto illecito

Metodologia progettuale

Modulo A

ANALISI

Modulo B

DISEGNO

Modulo C

SVILUPPO

Modulo D

GESTIONE

Modello 231

Analisi del modello organizzativo e di controllo

Disegno del modello organizzativo e di controllo

Implementazione del modello organizzativo e di controllo

Monitoraggio del modello organizzativo e di controllo

A1: comprensione del disegno del modello organizzativo

 

A2: analisi profilo di rischio

 

A3: valutazione del sistema di controllo interno

Documento descrittivo del Modello di Organizzazione, gestione e Controllo (Parte Generale)

Modello organizzato e di controllo (Parte Speciale e allegati):

 

- Codice Etico

- Protocolli

- Strumenti di organizzazione aziendale

Informativa all’organo di vigilanza

 

Piano aggiornato di monitoraggio dei rischi

MODULO A

Modello 231

A1: Comprensione del disegno del modello organizzativo e di controllo

A2: Analisidel profilo di rischio

A3: Valutazione del sistemadi controllo interno

Prime criticità relative al disegno del Modello Organizzativo e di Controllo rispetto al D.lgs. 231/2001

Mappa aree aziendali "a rischio"

Matrice aree/reati

Elenco criticità nel disegno dei controlli (Gap Analysis) 

Piano d'azione di dettaglio per l'adeguamento del Modello

Modello 231

A1: Comprensione del disegno del modello organizzativo e di controllo

A2: Analisidel profilo di rischio

A3: Valutazione del sistemadi controllo interno

Obiettivi

•Acquisire una prima comprensione di massima del modello di organizzazione, gestione e controllo da implementare

 ovvero

•Comprendere il disegno del Modello Organizzativo e di Controllo esistente e valutarne l’adeguatezza rispetto a quanto richiamato dal D.lgs. 231/2001

Principali attività

•Interviste con i principali responsabili del Sistema di Governo (es. Ufficio Legale, InternalAudit, Membri del Comitato di Direzione)

•Analisi della documentazione disponibile (es. Organigrammi, Codice etico, Struttura di deleghe e procure, Procedure interne)

Risultati

•Prime macro-criticità del Modello Organizzativo e di Controllo rispetto a quanto richiesto dal D.lgs. 231/2001:

•Adeguatezza Standard Etici

•Efficacia struttura di delega  

•Compiti e funzionamento organismi di vigilanza e controllo

Modello 231

A1: Comprensione del disegno del modello organizzativo e di controllo

A2: Analisidel profilo di rischio

A3: Valutazione del sistemadi controllo interno

Obiettivi

•Disegnare il profilo di rischio della Società con riferimento alle casistiche di reato disciplinate dal D.lgs. 231/2001

Principali attività

•Identificazione tramite interviste, questionari, workshop e analisi documentali:

•delle aree aziendali “a rischio” ovvero delle principali aree che si trovano ad avere rapporti diretti o indiretti con la Pubblica Amministrazione nazionale ed estera

•delle possibili modalità di effettuazione dei reati richiamati dal D.Lgs.231/2001 nell’ambito di ciascuna area “a rischio”

Risultati

•Mappa delle aree aziendali a rischio  ovvero di quelle aree aziendali interessate dalle casistiche di reato

•Matrice aree/reatiovvero elenco delle possibili modalità di effettuazione dei reati richiamati dal D.Lgs.231/2001 nell’ambito di ciascuna area “a rischio”

Modello 231

A1: Comprensione del disegno del modello organizzativo e di controllo

A2: Analisidel profilo di rischio

A3: Valutazione del sistemadi controllo interno

Obiettivi

•Rilevare e valutare la struttura di controllo in essere a presidio delle aree a rischio e delle relative fattispecie di reato ad esse associate

Principali attività

•Rilevazione ed analisi, attraverso interviste e analisi documentali, della struttura dei controlli esistente a “presidio” dei rischi

•Valutazione dell’allineamento della struttura di controllo ai requisiti imposti dal D.lgs. 231/01 

•Evidenziazione del rischio residuo

•Prioritizzazionedelle criticità rilevate

•Condivisione criticità con Top Management

Risultati

•Elenco criticitàdel disegno dei controlliin essere

•Carenza segregazione dei compiti e livelli autorizzativi adeguati

•Carenza protocolli

•Carenza controlli preventivi

•Carenza attività di controllo strutturata

•Piano d’azionedi dettaglio per l’adeguamento al Modello

MODULO B

Modello 231

MODULO C

Modello 231

MODULO D

Modello 231

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