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La Valutazione dei Lavori in Corso su Ordinazione: Criteri Contabili e Riflessi nel Bilancio


La Valutazione dei Lavori in Corso su Ordinazione

Nell'ambito della contabilità aziendale, un aspetto di particolare rilievo riguarda la valutazione dei lavori in corso su ordinazione. Questi, come indicato dal Principio contabile Oic 23, possono essere valutati secondo due criteri principali: la "percentuale di completamento" e la "commessa completata".


Il criterio della percentuale di completamento, preferito quando rispetta determinate condizioni (par. 45-48 dell’Oic 23), si basa sulla ripartizione del risultato economico dell’opera in relazione al suo stato di avanzamento. Questo metodo vede l'opera come un'entità unica, con un corrispettivo che matura progressivamente. In contrasto, il criterio della commessa completata si applica quando le condizioni per il primo non sono soddisfatte.


Nel conto economico, il lavoro in corso viene rappresentato in maniera specifica. Importante è che l’applicazione del criterio della percentuale di completamento per la valorizzazione del lavoro in corso non è influenzata dalle modalità di fatturazione. Le somme incassate in anticipo sono registrate come passività, mentre i ricavi corrispondenti al lavoro effettivamente eseguito e riconosciuto dal committente sono iscritti come tali.


Nella voce A.3 del conto economico, si trova la variazione della rimanenza relativa al lavoro eseguito ma non ancora liquidato. Questo viene valutato in base alla percentuale di completamento. Nella voce A.1, invece, sono registrati i ricavi di vendita per lavori completati e accettati definitivamente dal committente.


Il valore della produzione nel conto economico riflette l’ammontare delle opere eseguite alla chiusura dell’esercizio, mentre il costo della produzione comprende tutti gli oneri sostenuti per l’esecuzione della commessa. In caso di previsione di un margine negativo finale, questo deve essere rilevato per intero, con l’imputazione diretta della perdita a riduzione del valore delle rimanenze finali.


Per quanto riguarda gli anticipi ricevuti, questi sono registrati sotto la voce D.6 dello stato patrimoniale e stornati al momento della fatturazione definitiva. Se la fatturazione definitiva eccede la quota di lavori eseguiti, l’eccedenza alimenta la voce A.3 del conto economico.

Inoltre, le ritenute a garanzia trattenute dal committente e ancora aperte alla chiusura dell’esercizio sono registrate tra i crediti.



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