La deducibilità del vestiario nel reddito di lavoro autonomo, d’impresa e di lavoro dipendente
- Studio Romano & Associati
- 5 giorni fa
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a cura di Federico Romano

Introduzione
La corretta qualificazione fiscale delle spese per il vestiario è tema ricorrente per professionisti, imprese e datori di lavoro. La disciplina ruota attorno al principio di inerenza, declinato diversamente nei tre principali redditi disciplinati dal TUIR. Di seguito si offre un quadro ordinato della normativa e della prassi giurisprudenziale più significativa, ponendo in evidenza i criteri di deducibilità e i casi applicativi.
1. Reddito di lavoro autonomo
1.1 Principio di inerenza
L’art. 54, comma 1, TUIR ammette in deduzione solo i costi “inerenti” all’attività esercitata, ossia correlati in modo diretto e immediato alla prestazione professionale.
1.2 Casistiche giurisprudenziali
Professione | Tipologia di vestiario | Trattamento fiscale | Motivazione essenziale |
Avvocato | Toga | 100 % deducibile | Strumento indispensabile alla funzione forense (C.G.T. I Catania 4567/10/24) |
Avvocato | Abito e borsa | Indeducibile | Spesa personale non strettamente necessaria |
Attrice / show-girl / conduttrice TV | Abiti di scena e accessori | 50 % deducibile | Uso promiscuo, ma obbligo contrattuale di immagine |
Attrice (altro caso) | Abiti vari | Indeducibile | Mancanza di nesso immediato con la prestazione |
Cantante lirica | Abiti da palcoscenico | 50 % deducibile | Funzionali all’immagine professionale |
Dottore Commercialista | Abiti eleganti | Giurisprudenza contrastante (deducibili o indeducibili) | Rileva il decoro richiesto dalla professione |
Giornalista/influencer moda | Abiti e accessori | 50 % deducibile | L’immagine è parte integrante dell’attività |
Giornalista enogastronomico | Abiti vari | Indeducibile | Spesa comune a qualunque contribuente |
2. Reddito d’impresa
Divise e tuteLe divise aziendali, le tute e i dispositivi di protezione individuale sono integralmente deducibili in quanto veri strumenti di lavoro (Cass. 8121/2016; C.G.T. I Napoli 14433/18/24).
Promotori finanziariAbiti eleganti e accessori non sono deducibili: l’attività non richiede uno specifico vestiario e la scelta è discrezionale (C.G.T. I Novara 51/1/24).
Il principio di inerenza viene valutato, in ambito d’impresa, secondo un criterio qualitativo di coerenza tra costo e oggetto sociale.
3. Redditito di lavoro dipendente
Divise e tuteSe costituiscono strumenti di lavoro forniti dal datore, il loro valore non concorre al reddito del dipendente (Cass. 5859/1995).
Vestiario attribuito a sportiviI beni forniti ai calciatori in esecuzione di un contratto con obbligo di restituzione non generano fringe benefit; diversamente, il valore è imponibile ex art. 51 TUIR (circ. AE 37/2013).
Conclusioni
La deducibilità del vestiario dipende dalla funzione che l’indumento svolge rispetto all’attività esercitata. Quando è strumento indispensabile o parte integrante dell’immagine professionale, la spesa è deducibile (totale o al 50 %). Se prevale l’uso personale, il costo è indeducibile e, in ambito dipendente, può trasformarsi in fringe benefit. Una valutazione preventiva, supportata da idonea documentazione, resta la migliore tutela per contribuente e impresa.
Tabella riassuntiva
Categoria reddituale | Tipologia indumenti deducibili | Limite di deducibilità | Riferimento normativo/giurisprudenziale |
Lavoro autonomo | Vestiario strettamente necessario (toga, camice) | 100 % | Art. 54 TUIR |
Lavoro autonomo | Vestiario a uso promiscuo (frac, abiti di scena) | 50 % | Orientamenti di merito |
Lavoro autonomo | Vestiario personale | 0 % | Art. 54 TUIR |
Impresa | Divise, tute, DPI | 100 % | Cass. 8121/2016 |
Impresa | Abiti non necessari (promotori, ecc.) | 0 % | Giurisprudenza di merito |
Lavoro dipendente | Divise strumento di lavoro | Non imponibile | Art. 51 TUIR |
Lavoro dipendente | Vestiario trattenuto dal dipendente | Fringe benefit | Art. 51 TUIR |
FAQ
1. Qual è il criterio principale per dedurre il vestiario dei professionisti? Il criterio è l’inerenza: l’indumento deve essere funzionale e necessario allo svolgimento della prestazione professionale.
2. La toga dell’avvocato è sempre deducibile? Sì, è considerata strumento indispensabile e quindi integralmente deducibile dal reddito di lavoro autonomo.
3. Come si trattano i capi a uso promiscuo? Se un indumento è utilizzato sia per esigenze professionali sia personali, la spesa è normalmente deducibile al 50 %.
4. Le divise aziendali fornite ai dipendenti generano tassazione in capo al lavoratore? No, quando costituiscono strumento di lavoro non determinano reddito imponibile per il dipendente.
5. Quali documenti bisogna conservare per dimostrare l’inerenza del vestiario? È necessario conservare fatture e, se possibile, documentazione contrattuale o regolamentare che dimostri l’obbligo o la necessità di indossare quel vestiario.
Studio Romano e Associati
Federico Romano
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